Giovedì, Novembre 21.2024
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UNA TRADIZIONE CHE SI TRAMANDA DA SECOLI

Molta devozione viene data dai Canicattinesi alla Settimana Santa in particolare al Giove Santo e il Venerdì Santo.

La settimana santa inizia liturgicamente con la Domenica delle Palme, dove si ripresenta l’entrata trionfale di Gesù a dorso di un puledro a Gerusalemme.Con l’ingresso in Gerusalemme inizia per Gesù la settimana cruciale: prima l’effimero trionfo, poi la passione, la morte e la risurrezione.

Il segno che caratterizza la domenica delle Palme è il ramo di ulivo o di palma che liturgicamente ha un suo significato: La Palma veniva usata per accogliere un grande personaggio “un Re” “un Condottiero dell’esercito”; l’Ulivo: albero scarno, dal tronco e dai rami contorti, quasi tormentato, dal colore smorto delle foglie…ma la bacca è preziosa: l’olio è cibo nutriente, medicina…l’olio lenisce la ferita, toglie la ruggine…, l’olio è mitezza.

Ogni fanciullo reca la sua palma o ramo di ulivo per farli benedire in questa Domenica rievocando i fanciulli di duemila anni fa quando accolsero il Redentore a Gerusalemme.


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Manifesto Settimana Santa 2024

giovedì santo

Con la Messa celebrata nelle ore vespertine del Giovedì Santo la chiesa dà inizio al Triduo Pasquale centro di tutto l’anno liturgico. In questa messa si celebra l’Istituzione dell’Eucaristia, dell’Ordine Sacerdotale e il supremo comando dell’amore espresso da Gesù nella lavanda dei piedi.

Oggi la lavanda dei piedi viene ricordata e ripresentata da un sacerdote che lava i piedi a dodici persone rappresentanti gli Apostoli. Alla fine della liturgia si scompigliano le tovaglie dell’altare maggiore e si lascia spalancato il Tabernacolo vuoto mentre il Santissimo viene posto in un altare laterale o altare della riposizione.

Caratteristici Altari della Riposizione

Le campane non si suoneranno più fino alla veglia Pasquale, l’unico suono permesso dalla liturgia è il suono della “Trueccula” uno strumento composto da pezzi di legno mobili. Ai piedi  dell’altare dove viene posto il Santissimo vengono sistemati i cosiddetti “Sepurchi”. I sepurchi sono dei germogli di grano e qualche lenticchia legati a ciuffi assieme a rametti di fiori di “Barcu” un fiore di colore viola.


Fiori di "Barcu"

Liturgicamente i sepurchi si possono accostare alla frase che Gesù a pronunciato: “Se il Chicco di grano non muore non porta frutto” (Vangelo). In questo caso il chicco di grano è Gesù, il frutto della sua morte è la redenzione.  I “Sepurchi” richiedono circa 20-30 giorni di preparazione facendo germogliare il grano in piatti o diversi contenitori con del cotone umido, in un ambiente buio per fargli assumere la caratteristica tinta giallastra – paglierina.

Nella sera del Giovedì Santo i fedeli vanno in giro per le Chiese a visitare i  “Sepurchi” mossi dalla curiosità, e anticamente mossi dalla credenza che si guadagnassero le indulgenze. E tutti restano stupiti dinnanzi ai “Sepurchi” sistemati ad aiuola attorno a tanti fiori variopinti e qualche cero. Fortunatamente una tradizione che resiste ancora oggi!

Caratteristici "Sepulcri"

venerdì santo

Ancora oggi la partecipazione del popolo al Venerdì Santo è elevata. Il Venerdì Santo è il giorno in cui la gente devotamente si prepara per tutta la Quaresima. La tradizione vuole che in questo giorno si prepari la pasta alla "Milanisa" con i "finucchieddri di campagna" e sarde, condendoli con la “muddricata”, cioè con il pane grattugiato fritto. Un pranzo veloce per far in fretta per la processione, che prende inizio dalla chiesa di S. Diego. 

Oggi questa festa è preparata con cura, ed ogni anno da grande soddisfazione di partecipazione di popolo. Merito và al Comitato del Cristo diretto dall’Ing. Cassaro Antonio. È da sottolineare che la processione è molto composta e vede sfilare tutte le associazioni parrocchiali, il clero e in questi ultimi anni anche i Cavalieri di Malta.

"Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti schiacciato per le nostre iniquità" (Is 53,4-5)
 
"Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce,
si avviò  verso il luogo del Cranio" (Gv 19,17)
 
Oggi la processione parte verso le due del pomeriggio dove il simulacro del Cristo carico della Croce viene portato a spalla dai componenti del Comitato del Cristo tutti rigorosamente e ordinatamente vestiti in abito nero con guanti bianchi, dietro una gran folla, mentre la banda suona suggestive marce funebri.
 
 
"Parte del Clero"
 
 
"Cavalieri di Malta"

Molto suggestivo è “l’Incontro”, questo avviene quando la processione con il Cristo carico della croce partito da S. Diego percorrendo Corso Umberto arriva a piazza IV Novembre. Da’prima l’Addolorata che vedendo Gesù Carico della croce gli corre incontro; molto suggestiva e commovente e la corsa della madre che viene scenata dai componenti del comitato dell’Addolorata; poi è la volta del simulacro di San Giovanni e in seguito della Maddalena.

 
"L'incontro con l'Addolorata"
 
 
"Incontro con la Maddalena e S. Giovanni"
 

 

...........quindi la processione prosegue verso il Calvario............

 

 

Giunti al Calvario il Cristo carico della croce viene sostituito dal simulacro del Cristo morente, che si trova sotto la cappella del Calvario, dove due giovani del Comitato del Cristo lo inchioderanno alla croce.

 

 
"Sostituzione del Cristo con la croce con il Cristo morente"
 

 "Maltrattato, si lascio umiliare e non aprì la sua bocca; era come un agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca" (Is 53,7) 

 
"Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, lo Crocifissero" (Lc23,33)
 

Una volta il rito della crocifissione veniva svolto da due sacerdoti in cotta e stola. Ai piedi della croce vengono sistemati i simulacri dell’Addolorata, di San Giovanni e della Maddalena, mentre la folla che ha assistito alla crocifissione si scioglie per partecipare alle funzioni liturgiche nelle chiese. 

 
"Folla di fedeli"
 
 
"Dopo la crocifissione"


"Uscita urna vuota dalla chiesa San Diego"

Dopo le funzioni liturgiche una grande folla riempie il piazzale del Calvario per assistere alla tradizionale “Scinnenza”, che significa discesa, cioè deposizione dalla croce.Questa avviene dopo che l’Urna vuota, partita dalla chiesa di S. Diego con la banda musicale e solo il  Comitato del Cristo arriva al Calvario.

Molto suggestiva è l’entrata dell’Urna vuota tra ali di folla che occupano la piazza del Calvario, tutta la gente guarda quell’urna vuota che accoglierà il corpo straziato del Nazareno. Dopo l’entrata dell’urna l’attenzione è rivolta ai due sacerdoti che lentamente cantando con voce di lamento  un testo antichissimo di un ignoto sacerdote,questi si accostano alle scale per schiodare il corpo di Gesù. Dopo aver schiodato  il corpo straziato di Gesù, questo viene accompagnato dai membri del Comitato del Cristo dentro l’urna dove sul capo verrà posta una splendida corona d’oro.

"Stavano presso la croce di Gesù sua Madre, la sorella di sua Madre, Maria di Cleopa e Maria di Magdla e il discepolo che Egli amava" (Gv19,25)

"Momento caratteristico: LA SCINNENZA"

Fai click per ascoltare

 
"Membri del comitato che accompagnano il Corpo del Cristo dentro l'Urna"
 
"Caratteristica corona d'oro sul capo del Cristo Morto"
 


"Inizio processione dell'Urna con il Cristo Morto"

Si ricompone il corteo dietro l’Urna e le tre statue, mentre risuonano le meste marce funebri per le vie della città. Arrivati alla Chiesa della Sacra Famiglia l’Urna entra per fare una breve sosta dove viene proclamata una breve omelia, l’Urna viene accolta da numerosi fedeli con canti adatti alla circostanza. In questo breve istante si coglie l’occasione per una breve pausa di ristoro per i membri del Comitato del Cristo e anche degli altri tre comitati dei tre simulacri.

 
"Sosta dell'Urna alla chiesa Sacra Famiglia"
 
 
"Fedeli in ascolto della predica, nella chiesa Sacra Famiglia"
 


"Chiesa San Diego, artisticamente illuminata"

Dopo questa breve omelia si ricompone il corteo per portarsi in processione davanti allo spiazzale di S. Diego. Arrivati davanti alla chiesa di S. Diego dopo una breve predica, ufficiata da un sacerdote, le vare dei simulacri si affiancano all’Urna in posizione orizzontale per dare il via alla tradizionale e commovente “Spartenza” che di solito avviene intorno alla mezzanotte. Qui la gente vede il Cristo nell’urna, l’Addolorata,S. Giovanni e la Maddalena avanzare verso la porta della Chiesa e retrocedere per diverse volte di seguito come se nessuno volesse separarsi. Dopo un poco continua questo doloroso andare avanti e indietro solo l’Urna con l’Addolorata accompagnati da un minuetto doloroso.

 
"Momenti della Spartenza"
 

 
"Momento della Spartenza"
 
 
"Saluto dell'Addolorata al Cristo Morto"


"Momento dell'entrata dell'Urna"

Alla fine il Cristo lentamente entra in Chiesa lo segue soltanto l’Addolorata che va avanti e indietro con velocità regolata affinché alla gente sembri che la Madre non voglia lasciare il Figlio né il Figlio la Madre. Si rassegnerà infine l’Addolorata e ripartirà per la sua Chiesa quella di S. Biagio, mentre S. Giovanni andrà alla Chiesa dello Spirito Santo  e la Maddalena alla Chiesa del SS. Redentore. È finita una lunga giornata, con i componenti del Comitato del Cristo stremati, ma soddisfatti per una tradizione che si rinnova di anno in anno.

pasqua di resurrezione


"L'incontro di Pasqua"

L'incontro Pasquale a Canicatti è una festa di recente data, la festa è nata grazie ad incoraggiamenti fatti da parte di qualche parroco della città e grazie alla maestranza e bravura di un membro ufficiale del comitato organizzativo della Settimana Santa Canicattinese. La festa si svolge la domenica, di Pasqua, nel pomeriggio, dalla chiesa di San Giuseppe parte la processione della Madonna Addolorata, e di San Giovanni A. , accompagnati dalla banda musicale che intona  marce funebri, e che si avviano verso l'incrocio di via Cattaneo, li i due simulacri si fermano, ed il corpo bandistico cambia repertorio, ovvero inizia a suonare marce allegre, e si avvia verso la chiesa di San Diego dove davanti il portone centrale (portone dove era entrato il Cristo morto dentro l'urna e dove era avvenuta la tradizionale SPARTENZA) si trova il simulacro del Cristo risorto . Da li' parte la processione con tale simulacro che arrivata a mettà strada si ferma; dalla traversa di via Cattaneo esce solo il simulacro di San Giovanni che, a passo d'uomo, va verso il Cristo risorto, che subito gira e riparte, correndo, verso la Madonna Addolorata annunciandogli che il figlio è risorto. I due simulacri affiancati scendono a si incontrano con il Cristo, la caratteristica dell'incontro è che il simulacro del Cristo risorto dopo aver salutato la Madonna ritorna indietro correndo fino all'altezza del piazzale antistante la chiesa di San Diego, alla terza ed ultima volta, la Madonna che era avvolta da un manto nero che la rendeva Addolorata e in lutto, lascia cadere tale manto, e spunta il simulacro della vergine vestita in bianco a braccia aperte per abbracciare il figlio risorto. La processione si protrae fino alla chiesa di San Diego ove i tre simulacri vi entrano.

I momenti della Settimana Santa Canicattinese

  • Il venerdi prima

  • Verso il purgatorio

  • Accompagniamo i simulacri per l'incontro...

  • .....
  • Mercoledì Santo

  • Processione verso il Calvario

  • Il Cristo morente viene accompagnato al Calvario

  • ......
  • Giovedì Santo

  • Cena domini e li sipulcra

  • Gesù nell'ultima cena e i tradizionali "Sipulcra"

  • ENTRA...
  • Venerdi Santo

  • La passione di cristo

  • Il Venerdi Santo rappresenta il giorno più importante per il popolo canicattinese...

  • ENTRA...
  • Domenica di Pasqua

  • L'incontro con Gesù risorto

  • Il tradizionale incontro di Gesù Risorto con la Madonna, San Giovanni e la Maddalena...

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